1992/2022

Mito e tragedia

A trent’anni dalle stragi di mafia

10 marzo 2022, ore 19.30 Chiesa di San D0menico –  Palermo

Medea

di Luciano Violante

con

Viola Graziosi – MEDEA

Cesare Biondolillo –  GIASONE

uno spettacolo di Giuseppe Dipasquale

Una produzione Terzo Millennio – progetti artistici di Andrea Peria Giaconia

In coproduzione con Teatro della Città – Centro di produzione teatrale

Segreteria di produzione Manuela Buttiglieri

Realizzazione grafica Giulia La Rosa

Audio e luci Pask Service

Scene e costumi realizzati dal laboratorio Teatro della Città – Centro di produzione teatrale

Sartoria Sorelle Rinaldi

Si ringrazia:

Pietrangelo Buttafuoco

Il Maestro Trombettiere della Polizia di Stato

Fra Sergio Catalano Priore del Convento San Domenico, Palermo

Chi è Medea oggi? Quando insieme a Luciano Violante e Viola Graziosi abbiamo affrontato lo scorso anno Clitemnestra, mi nacque subito l’idea che se la regina tebana si fosse trovata a vagare nei secoli approdando ai giorni nostri, non potesse che essere Alda Merini, poetessa e regina dell’anima della contemporaneità.  Per Medea, che Violante sottopone allo stesso meccanismo di translazione temporale, l’idea è del tutto opposta. La regina della Colchide è una leonessa ferita, è l’incarnazione del felino, del femmineo eterno che opera per giustizia naturale. Ecco, questa nostra Medea è come il felino che sopprime i cuccioli più deboli e malati per sottrarli alla sofferenza della quasi impossibile sopravvivenza nella giungla degli uomini.